Presepe: continua la tradizione di Lago
LAGO – Nei giorni scorsi Papa Benedetto XVI,durante l’Angelus in piazza San Pietro, ha ricordato come il presepe è da sempre un modo semplice per “contemplare il mistero dell’amore di Dio” e “l’umiltà e la bontà misericordiosa di Cristo” e capire cosi “il segreto del vero Natale”.
Sara stata una considerazione come questa, una presa di coscienza mossa da un cosi nobile ideale cristiano, a far si che l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Monsignor Salvatore Nunnari, prendesse a cuore la storia del presepe di Lago a trent’anni dalla sua nascita.
Una storia ricca di soddisfazioni; di successi che hanno avuto negli anni una eco a livello nazionale e internazionale. Una storia, però, che lo scorso anno, per via di una serie problemi logistici, era stata interrotta bruscamente, lasciando senza un sostanziale punto di riferimento non solo il paese, ma tutta la comunità di fedeli che avevano preso a cuore quell’appuntamento cosi coinvolgente e penetrante.
Niente più presepe dunque. Con buona pace di tutti e con la paura di dover perdere per sempre una tradizione consolidata e una bella fetta della propria identità.
L’intervento di Monsignor Nunnari, nei mesi scorsi, ha contribuito a risolvere un empasse che stava diventando imbarazzante, viste le attese degli appassionati e le richieste dei fedeli che si sentivano privati.
Le sollecitazioni dell’arcivescovo a riprendere con forza questa tradizione hanno riconosciuto la giusta dignità agli “Amici del Presepe di San Giuseppe”( il gruppo di persone che si occupa ogni anno della realizzazione del presepe): artigiani locali, insieme a diversi giovani del luogo, hanno cosi potuto restituire il sorriso ai propri cittadini e a chi ama, in assoluto, la tradizione presepistica.
Quest’anno, dunque, Lago riavrà (e così potrà donare al mondo intero) il suo presepe, definito come vera e propria opera d’arte, che si estende per oltre 200 metri quadrati nella storica chiesa di san Giuseppe. A detta degli organizzatori, ci si e voluti superare nella fedeltà delle ricostruzioni e nella definizione dei paesaggi.
Naturalmente la chiesa di San Giuseppe aprirà le sue porte ai fedeli la notte tra il 24 e il 25.Sarà possibile visitare il presepe fino all’8 gennaio e poi ogni domenica fino al 2 febbraio, quando chiuderà i battenti, dando appuntamento all’anno successivo.
Perché un Presepe è per sempre.
Fausto Nardi
Il Quotidiano della Calabria Del 23/11/2005