Largo d’Annunzio
La zona di Lago che proposta quest’anno è situata a monte dell’abitato del paese, tant’é che in gergo viene chiamata “Supra a Terra”, si tratta della piazzetta attualmente denominata Largo D’Annunzio, più anticamente e in dialetto locale “U Vargu e Sch-anga” per la presenza dell’omonimo palazzo appartenuto a tale famiglia e in cui hanno trovato alloggio negli anni passati la scuola elementare, il sempre compianto Parroco Don Federico Faraca, prima della realizzazione dell’edificio Parrocchiale e quindi la Caserma dei Carabinieri.
Nella ricostruzione, per mancanza di spazio, si intravede solo metà di tale edificio (colorato in rosa a sinistra) adesso di proprietà di un’altra famiglia Scanga.
Le abitazioni, come è nostra abitudine, sono state rese cosi come si presentavano verso la metà del secolo trascorso.
Il resto del presepe, che quest’anno raggiunge la sua 31 a Edizione, presenta un paese di montagna come c’e ne sono tanti nella nostra regione, con abitazioni di tipico richiamo contadino addossate le une alle altre e molto piccole in dimensione, fedeli al vecchio detto che vedeva la ricchezza e l’agiatezza non nella propria abitazione ma bensì nella maggior quantità di tomolate (tumminate) di terreno possedute.
“Terra quantu vidi
e casa quantu trasi”
Possedere tanta terra quanta riesci a coglierne con lo sguardo e casa appena sufficiente per le necessità di vita: mangiare e dormire